Woovit Spotlight: Anodyne 2: Return To Dust

Anodyne 2: Return To Dust è il primo gioco che avevamo coperto nella diretta sul nostro canale Twitch tra il 6 e 7 giugno, che è alla fine dei conti una diretta di supporto per la rubrica Woovit Spotlight, in modo da dare un pò di aria per gli altri articoli del sito, anche se molto probabilmente poiché stiamo andando vicino all’estate andranno temporaneamente in pausa.

Anodyne 2: Return To Dust è stato sviluppato da Melos Han-Tami e Marina Kittaka, pubblicata da Analgesic Production su Steam e GOG il 12 Agosto 2019, mentre le versioni per la Sony Playstation (Che è sia per la Ps4 che per la Ps5) e Nintendo Switch del gioco sono state pubblicate da Ratalaika Games il 18 Febbraio del 2021.

Prima di continuare con l’articolo per una questione di moralità dobbiamo ringraziare Woovit che ci ha fatto da intermediari tra noi content creators, sviluppatori e pubblishers, in questo caso Analgesic Production e Ratalaika Games, per averci permesso di ottenere una chiave del prodotto nella sua versione Nintendo Switch per fare questo articolo, la diretta Twitch e il video Youtube.

Prime Impressioni su Anodyne 2: Return To Dust

Prima di iniziare vorrei dire una cosa, com’era anche per Inspector Waffles, anche per Anodyne 2: Return To Dust mi sento parzialmente in pena che ho avuto il gioco tramite Woovit invece di pagare lo sviluppatore, ma visto che il gioco era tra quelli che si potevano prendere non volevo farmelo scappare, oltre al fatto che non ricordavo che Anodyne aveva avuto un sequel.

Già solo dal fatto che la schermata durante le sezioni in 2D non aveva parti nere ai lati mi dava una buona speranza che il gioco sarebbe stato un grosso miglioramento rispetto al primo, in quanto lasciare delle zone vuote di contenuto non è bello specialmente quando si ha un monitor abbastanza grande.

La trama del gioco (Nessun spoiler profondo)

Per evitare che questa recensione sia troppo lunga ma anche per evitare spoilers abbastanza profondi inerenti al titolo, si parlerà solo della parte che si è chiaramente vista durante la diretta, poi nel caso l’articolo avrà bisogno di aggiornamenti questa sezione potrebbe essere allungata in base proprio alle necessità, ma non possiamo confermare questo.

Come altri articoli di questa serie anche Anodyne 2: Return To Dust sarà in due pagine, principalmente per evitare tempi di caricamento troppo lunghi, oltre al fatto che sono ben 13 immagini, meno di quelle di Delta V: Rings of Saturn ma lo stesso sono un bel numero di screenshots da integrare in un solo articolo.

Anodyne 2: Return To Dust

La schermata di inizio del gioco è abbastanza semplice, infatti poi ci troviamo davanti a 3 files di salvataggio, che nella versione per la nintendo switch non sono condivisi tra i vari accounts, dando così la bellezza di 3 files per utente in modo che possano pur tentare strategie diverse per completare il gioco.

Il menù delle opzioni è abbastanza confuso in quanto il tutto è in una sola schermata invece di essere parzialmente separato, almeno per i controlli si va in una schermata a parte evitando così tanti problemi che si potrebbero avere mentre si cambia una singola impostazione, ma lo stesso mi domando chi metterebbe tutto in una sola lista.

Quando inizieremo la nostra partita in Anodyne 2: Return To Dust noi saremmo ancora degli infanti in un certo senso in quanto potremmo sentire quelli che saranno le nostre guide durante il gioco oltre al fatto che dobbiamo iniziare la raccolta degli elementi per poter nascere e quindi iniziare la nostra missione in questo mondo.

Prima di propriamente nascere appariremo in una isola dove dovremmo collezionare degli elementi che serviranno non solo per la nostra nascita ma anche il seme che c’aiuterà nel nostro compito di raccogliere questa polvere che a detta delle nostre guide fa dei casini a chiunque entri in contatto con essa.

Per ottenere i tre oggetti che permetteranno la nostra nascita dovremmo ridursi al livello microscopico in modo da prenderli, e qua abbiamo il cambio del gameplay dal 3D al 2D che chi ha già giocato al primo Anodyne saprà bene come usare, la differenza rispetto al primo si vede fin da subito in quanto tutto lo schermo è riempito invece di essere circondato da blocchi neri.

Una volta che avremmo collezionato le tre parti che serviranno non solo per la nostra nascita ma anche per il seme che starà dentro di noi che ci darà supporto durante la nostra avventura, potremmo andare da Chalaza Ottavo in modo non solo da ottenere il seme ma anche nascere, anche se questo verrà al costo che Chalaza Ottavo muore.